sabato 26 maggio 2012

sincronia di emozioni - Hesse/Mattei


Foto Alberto Mattei

Alla malinconia
...perché si finge malinconica

Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,

siccome un fiume con impeto mi ha trasportato


perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
ho nascosto le mani e ho atteso che riaffiorassero

e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
portandole veloci a pizzicare corde metalliche

ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
livellando suoni celesti e rubini

Tu però in silenzio mi seguivi,
e tornavano alti ai pollici

comprendo le ginocchia con le vesti
i tuoi solitari verdi lucenti tra le vigne

ed eri nel vino che disperato bevevo,
e spremevi l'uva tormentosa, tormentando

apparivo scarlatto al tuo sentore
e eiaculavo sudore di(vino)appena pestato

ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
violento artefice, artefizio, orifizio, puritano

ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.
Ero presente nelle tue industriose notti stellate.

Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
e soggioghi i fiati rosolati fino alle gambe stanche

ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
che incupisce il verbo alacre e volitivo&vocativo

ora che dai miei viaggi son tornato:
qui siedo a rimirare uccelli neri come uva


tutto il mio vagare dunque
porterà il segno di stagioni alterne

era un cammino verso di te.
Sottocopia del mio canto migliore.


Herman Hesse (prima riga)
Alberto Mattei (seconda riga)
(maggio2012, inedita)



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