lunedì 24 dicembre 2012

sereno natale



Ma certo che Babbo Natale esiste. 
Solo che non c'è nessuno che possa fare 
da solo tutto quello che deve fare lui. 
E allora il Signore ha distribuito i suoi compiti 
tra tutti noi. 
Per questo noi siamo tutti Babbo Natale. Io. Tu. 
Persino tuo cugino Billy Bob. 
E adesso dormi. 
Conta le stelle. 
Pensa a cose più serene. 
Alla neve, per esempio."

da Un Natale di Truman Capote


cromatismi


Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.

Alessandro Baricco 





venerdì 21 dicembre 2012

stelle


"ho pena delle stelle/che brillano da tanto tempo"
scriveva Pessoa



domenica 16 dicembre 2012

versi fatali



Stasi nel buio. Poi
L’insostanziale azzurro
Versarsi di vette e distanze.

Sylvia Plath


venerdì 14 dicembre 2012

sospesa


|sospesa|
tra sogno e realtà
scissa nella mia unità
|mi vesto di parole|mi spoglio di metafore|
PB






domenica 9 dicembre 2012

pensiero di dicembre [ascoltami]

ph gabrielam

pensiero di dicembre|scritto al volo|senza ali

Oh quanto li ho amati quei pensieri fatti di carne
quelle parole trasudanti canti
e tu  sai! sai sai sai!
quanto entusiasmo!
e se scrivo questi frammenti d'anima
è solo per te e non per altra folla
ignara del mondo intorno e dentro
intenderai mai un giorno?
 cuore e neuroni
per te diventano universo
ma devo pur difendermi
da attacchi e affondi e schiaffi
e spade infuocate sempre pronte
a squarciarmi il  petto
a graffiarmi la gola

 [il mio pensiero è avvolto di te 
 in questi giorni di gelo
d'incanto e disincanto
fibrillanti
di un segno evanescente  
custode dei miei imperfetti attimi]

[PB]


Jupiter is yellow, Hera
the magnificent shades to silver.
I strike the wheel with my left hand and it moves.
It is a dance of sentiments, my love,
many a goddess of the air, between the two of us.
And I, the sail of my soul
billowed with longing,
look for you everywhere, and things come
ever closer,
crowding my chest, hurting me

[N. Stanescu]




sabato 8 dicembre 2012

io non ti do amore


ph web

Io non ti do il mio amore come fanno
le altre donne, in uno scrigno freddo
d’argento e perle, né ricco di gemme
rosse e turchesi, chiuso, senza chiave;

né in un nodo, e nemmeno in un anello
lavorato alla moda, con la scritta
‘semper fidelis’, dove si nasconde
un’insidia che ottenebra il cervello.

L’Amore a mano aperta, questo solo,
senza diademi, chiaro, inoffensivo: come se ti portassi in un cappello
primule smosse, o mele nella gonna,
e ti chiamassi al modo dei bambini:
- Guarda che cos’ho qui! – Tutto per te -

Edna St. Vincent Milly, da L’amore non è cieco, Crocetti, 1991




.

...io volevo anche essere muto con te

all my love, mohsen daemi

Quando ti ho incontrato, eri per me l’una e l’altra cosa: il Senso e
lo Spirito. Essi non si separano mai, (...).
Sei e resti la giustificazione del mio Dire.
Ma solo questo, il Parlare, non è assolutamente nulla, io volevo anche
essere muto con te.

[Paul Celan a Ingeborg Bachmann, Corrispondenze]





venerdì 7 dicembre 2012

Paris


ph Bernardo Ricci Armani




\About Me/


Born and raised in Florence, I moved to Milan after graduation and in 2008 I expatriated to Istanbul – where I currently live.
Florence, Milan and Istanbul: three such different cities that - for different reasons - I deeply love, and that helped me to develop my passion for photography, which is now integral part of my life.
I’m not a professional photographer, but I dedicate to photography all the enthusiasm that this fantastic art deserves and I hope you can find it into my images: it would my biggest gratification.

http://ricci-armani.com/






mercoledì 5 dicembre 2012


Che speri, che ti riprometti, amica,/se torni per così cupo viaggio/fin qua dove nel sole le burrasche/hanno una voce altissima abbrunata,/di gelsomino odorano e di frane?

Mario Luzi, Tutte le poesie, Garzanti, p. 189



martedì 4 dicembre 2012


Jean-Michel Basquiat, Eggs and Eyes, 1983


La nozione di chiarezza, per nostra disgrazia, pare essere intrinsecamente e fatalmente oscura.


Edoardo Sanguineti 





lunedì 3 dicembre 2012

Thémis 2 [filastrocca (in)contemporanea]



L'enunciato che perpetua inganno in atto a non finire
finisce esso stesso in poltiglia per essere scaricato giù
nel patetico basso e lasso ormai consumato e privo  di tela, telorum
Prima attizza stizza e che pizza! credendo di far fesso il mondo intero e vero  [e mica si usa la partita-doppia-sdoppia?] con l'uso ri-uso e (s)consumo del verbo senza saper che Dike [Δίκη] o  Thémis [Θέμις] tutto giudica e parola non la incanta perché è lei che canta e sempre sa dove andare a eximare [eximere per i latinisti, qui refuso per i rima[nisti]!].
Ma che cosa vuole ancora la parola-non-parola insalivata e mal truccata?
La figura è fatta! La menzogna è tratta! Qui non attacca!
E giù a non finire con enclisi proclisi e clitici.
Brucia la scoperta dell'atto vero in tutta legalità/lealtà? 
e allor! oh parola sfratta putrefatta e matta allontanati da me - qui,  lì,  su, giù  - che  tanto in frase nominale, scissa o idiolètta cadi sempre mal-letta.
C'è bisogno di traduzione? 
[PB Dicembre 2012]