un giorno e un altro ancora
Sciroccoso tu. Il silenzio
procedeva con noi come una seconda,
distinta vita.
Io vinsi, perdetti, credevamo
ad oscuri prodigi, ci reggeva, inscritto
grande nel cielo, il ramo, e crebbe
fino alla luna, un mattino
si alzo' nell'ieri, cogliemmo
quel lume, io piansi
nella tua mano.
Ingeborg Bachmann a Paul Celan, Monaco, 16 dicembre 1957, da Troviamo le parole, Nottetempo, 2010
Ci ha fatto conoscere il lato oscuro ma forse più umano del nostro essere viventi, con i nostri pregi e difetti. Struggente e malinconica ma con insita dentro la speranza. Del cambiamento. E soprattutto capace di mettere al centro della coscienza la poesia, come guida del tempo, una strada maestra anche se si addentra spesso nell'inconoscibile e nel dolore.
RispondiElimina"Solo tramontare intorno a noi di stelle. Riflesso e silenzio. Ma il canto sulla polvere dopo, alto si levera' su di noi"
Felice giornata di sole
Con la sua lirica si e' spinta talmente in fondo fino a toccare le viscere dell'anima. Da li' poi la rinascita, il trionfo della 'luce'... nonostante il dolore dell'esistenza.
RispondiEliminaBuon splendido sole anche a te!
Più bello della pregevole luna con la sua nobile luce,
Più bello delle stelle, illustri decorazioni della notte,
Molto più bello dell'infocato apparire di una cometa
E a cose assai più belle di tutti gli astri designato,
Poiché da lui ogni giorno la vita tua e la mia dipende, è il sole.