Propongo qui questa superlativa recensione di Chiara Gulino, con l'augurio a tutti voi di scegliere la meta ideale per le vostre vacanze! Lisbona lo è .
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È tempo di vacanze. C’è chi sogna come meta di viaggio splendidi lidi bagnati da un mare trasparente e apparentemente incontaminato, chi opta per un soggiorno relax e rinfrescante in montagna e infine chi decide di sfidare i 40 gradi all’ombra di questi giorni per visitare una delle affascinanti capitali europee.
Se il vostro gruppo di amici, con cui avete deliberatamente scelto di trascorrere le ferie e partire, fa parte dei temerari di cui sopra, sicuramente fra loro c’è sempre il radical chic di turno che squaderna il suo immenso sapere dall’alto del suo piedistallo facendo pesare agli altri la loro ignoranza da italiano medio. Se però la capitale che visiterete è Lisbona, potreste stupire con effetti speciali quel saputello del vostro amico proponendogli itinerari che profumano di letteratura seguendo le mappe, disegnate da Guido Volpi, che troverete nella vera e propria guida letteraria realizzata da Lorenzo Pini, redattore e grafico editoriale, per la Giulio Perrone Editore, A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida. Pini disegna le tappe di una sorta di pellegrinaggio nei luoghi della città che hanno visto aggirarsi le agitate e inquiete esistenze dei personaggi dei romanzi del grande scrittore, recentemente scomparso, Antonio Tabucchi.
Ne emerge una Lisbona dalle mille sfaccettature vista dal caleidoscopico sguardo dell’autore: una Lisbona leggendaria se si risale alle mitiche origini di una fondazione da parte di Ulisse; una Lisbona dominata dai Mori quanto, dopo la Riconquista cristiana, proiettata verso inedite aperture oceaniche dall’epoca d’oro delle grandi scoperte geografiche; una Lisbona abbacinante di sole di giorno con la sua caratteristica forma a mezzaluna adagiata su un’ansa del fiume Tago, quanto oscura e misteriosa di notte; una Lisbona cosmopolita quanto legata alle proprie tradizioni come la celebre musica popolare, il fado, che potreste sentire suonare camminando fra le freguesias della città; una Lisbona intellettuale se capitate nel quartiere Chiado. In chiusura il libro fornisce svariate dritte su alberghi, monumenti, trattorie e varie amenità.
«La Lisbona di Tabucchi è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici».
Seguiamo Pereira, malinconico giornalista del Lisboa, scendere dalla sua casa in Rua da Saudade, sotto le mura del castello di Sao Jorge, verso le piazze principali della Baixa, per andare a prendere il tram giallo che lo porterà alla redazione in Rua da Rodrigo da Fonseca, quindi andare a pranzo in Rua Alexandre Herculano al Café Orquidea a sorseggiare l’immancabile limonata mentre gusta un’omelette alle erbe.
Possiamo poi imbatterci nel protagonista di Requiem, romanzo scritto da Tabucchi direttamente in portoghese (a sottolineare, se ce ne fosse bisogno, il suo viscerale legame con questa sua seconda patria adottiva), compiere il suo percorso allegorico e allucinatorio tra i fantasmi del suo passato: l’amico Tadeus al Cimitério dos Prazeres, l’amata Isabel alla casa do Alentejo, il padre nella vecchia abitazione sotto il faro del Guincho e infine, finalmente, il grande poeta Fernando Pessoa, chiamato il “Convitato”.
Itinerari “fernandini” compiono i personaggi del racconto Il gioco del rovescio, ovvero visitano tutti i luoghi prediletti dagli eteronomi del poeta.
Tutta pervasa dallo spleen baudelairiano è invece la Lisbona del racconto Any where out of the world, titolo appunto di un poème en prose del poeta francese.
Notturno, ambientato fra i giardini simbolo della capitale portoghese, è infine l’atmosfera di Notte, mare o distanza.
Se «la letteratura ha la capacità di caricare di significati anche i paesaggi meno significativi», questo vale sicuramente per i romanzi di Antonio Tabucchi. E allora quale migliore occasione di immergersi nuovamente o per la prima volta fra le pagine dei libri del nostro e contemporaneamente lasciarsi condurre per questi luoghi dalla speciale guida di Lorenzo Pini, anche solo con l’immaginazione? Magari con un volo low cost.
(Lorenzo Pini, A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida, Giulio Perrone Editore, 2012, pp. 176, euro 12)
Cara Patrizia, questo tuo post non poteva non richiamare alla memoria la figura di Antonio Tabucchi e la sua doppia appartenenza intellettuale, anzi totale, a due Paesi. Un ricordo personale risale alla visita che mio fratello e altri allora ragazzi fecero ad Antonio a Lisbona, che ebbero la fortuna di visitare con la sua guida: c'è una foto con lui sotto la Torre di Belem che racchiude un mondo, un'epoca, un'amicizia straordinaria. Un saluto affettuoso Marilena:))
RispondiEliminaGrazie a te cara Marilena per questi tuoi frammenti di vissuto che tengono viva e preziosa la presenza di Antonio! Un abbraccio
RispondiEliminaPatrizia