venerdì 25 gennaio 2013

Agapē Agape

Disegno ispirato all'opera di Gaddis nato dalla fantasia di Greg Williard

Ed ecco che mi capita tra le mani la versione italiana di Agapē Agape, uscito in Italia nel 2011 con il titolo L'agonia dell'agape,  quinta ed ultima fatica di William Gaddis.  Decido di acquistarlo, rapita da quella dfficoltà che la sua lettura può implicare.  Difficolta' che dipende da quanto siamo disposti a farci trascinare da un testo che fugge da tutte le parti come un fiume dai molti affluenti. 
La storia è quella di uno scrittore ormai anziano, alter ego di Gaddis stesso, che giace in un letto d'ospedale circondato dagli appunti di una vita, e tormentato dal bisogno di "spiegare tutto...riordinare e sistemare prima che tutto crolli".  Il nemico è l'entropia che divora il suo corpo in disfacimento e che al contempo "sta portando al collasso di tutto, dei significati, del linguaggio, del valore dell'arte".  E' il monologo interiore, travolgente e disperato,  del protagonista, una "flebile voce che tenta di salvare il tutto" e che contempla la sua [di Gaddis] idea di agape - piccola fiamma dura come una gemma. 
Penso che questo possa bastare, il resto, per chi vorrà leggerlo, è letteratura, degna veramente del suo creatore, un vero guru dell'avanguardia.



William Gaddis, autoritratto

I feel like part of the vanishing breed that thinks a writer should be read and not heard, let alone seen.
I think this is because there seems so often today to be a tendency to put the person in the place of his or her work, to turn the creative artist into a performing one, to find what a writer says about writing sohow more valid, or more real, than the write itself.

[WG]


°°°

William Gaddis (1922-1998) è stato uno dei più grandi scrittori americani del XX secolo.  In una lettera del 1962, scriveva a un amico che la sua "ossessione per la nostra società sempre più controllata e la crescente meccanizzazione delle arti" avrebbe potuto sfociare in una nuova opera.  E' L'agonia dell'agape [pubblicato in Italia da Alet, 2011, con traduzione di Fabio Zucchella], un'impresa che accompagnerà lo scrittore per tutta la vita e che verrà data alla stampa solo dopo la sua morte, per volontà dello stesso Gaddis.





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