è solo giustizia che cerco
nei pensieri concavi del tempo
nel nudo della parola bisbigliata
nelle notti attorcigliate dal sonno
nelle palpebre dei giorni accecati di sole
nel grido perenne che scalfisce la pancia
ostinata nel giusto che cade ogni volta che appare
il mondo si applaude
ferite contrasti rivalse
e poi tutto svanisce
nel Nulla di suoni stridenti
perché altro che questo saremmo
in un futuro anteriore (im)perfetto
basterebbe un velato rispetto
nella libertà del sintagma
e nient'altro
è solo giustizia che cerco
anche su Architetture imperfette del pensiero
Ciao Patrizia,
RispondiEliminasono versi inquietanti e suggestivi.
A proposito di un'altra Giustizia, quella delle leggi e degli ordinamenti, ti invito a passare da me per un post che ho pubblicato oggi.
Grazie, saluti cari
MAarilena